giovedì 23 maggio 2013

L'amore...e fuori piove


" L'amore...e fuori piove"

Sono seduto
e guardo fuori
un cielo adombrato,
non ancora fatto scuro
Piove
e lontano
distinguo ancora la montagna,
grigio nebbia.
Chissà cosa nasconde?
Mi figuro una coppia
che cammina sulla strada,
sempre piu' in alto verso la cima.
Lui la prende per mano
senza curarsi della pioggia.
Inclina l'ombrello
a coprir lei del tutto...
Lui si bagnerà,
ma cosa importa?
Non ricorderà,
raggiunta la casetta in sassi
d'essersi infradiciato...
Accenderà il focolare
e la chiamerà a se,
cingendone in fianchi,
poggiando l'inguine
che ormai prende forme indurite.
E' immagine fallica
descritta or ora
ma è poesia
se mentre leggi
immagini l'arder del fuoco,
l'ardor dell'uomo
la passion femmina...
...e due corpi nudi,
mentre fuori piove,
fanno l'amore
sui di un pavimento in legno,
sopra d'un tappeto
di pelo folto...
Una bottiglia di vinto,
una candela accesa
e nel buio della stanza
guardar con occhi maschi
un seno rigoglioso
di quella donna ricciuta
dal crine nero.
Dei del cielo
creatori dell'abbondanza
mandatemela quà...
Poichè codesto poeta
la brama,
la vorria sua.
Poichè codesta penna
con la consistenza
scrive versi
d'un fallo energico
che induce versi
d'altissima tonalità...
Poichè in questa fantasia
c'è la passione vera,
l'energia,
la bramosia
d'un uomo che è tale
da esser poeta
non certo virginale...
Dei della prosperità,
s'ella sarà mia
vi regalerò l'anima .

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