sabato 15 dicembre 2012

Denudata

"Denudata"

"La chioma sciolta
adagiata 
sulle spalle nude...
Lei non sa

che il solaio ha un buco
ed io son la'...
Guardo,
osservo,
ma si' ...spio.
Ora si pettina,
snoda i lunghi capelli,
lucenti...
Muove la testa
con giri secchi,
ma eleganti...
Dio mio,
com'e' bella,
fatta di curve...
Sinuosa e morbida alla vista,
al tatto chissà?
Vorrei esser
il drappo di seta bianca,
poggiato sul petto fiero,
che sfida la gravità.
Dio mio...che curiosità.
Sforzo lo sguardo
cercando nascoste beltà
e vedo...
Vedo in traspaerenza
appuntito e turgido
il generoso capezzolo...
Serpe tentatrice
che mi fa tornar lattante...
Dio mio...che desiderio
d'esser là.
Tremo,
ma non posso fiatar,
mi sentirebbe
ed il sogno finirebbe qua.
E' bella
ed io
ne seguo le linee
vellutate...
Ora s'e' stesa,
poggia il capo
sul guanciale candido
e lascia sfilare il corpo
su quel tavolo morbido...
Spegne il lume
e poi di scatto si tira su.
Solo la luce fioca
della luna piena,
illumina la stanza...
Or s'alza.
Dio mio...falle cader la veste.
Va verso la finestrella,
e la apre...
Ora e' socchiusa
e v'entra un venticello mefistofelico.
Cio' che Dio
non ha esaudito,
pare esser donato
dal demonio.
Morbosa bramosia soddisfatta...
L'aria infima
solleva il drappo di seta...
Cade la veste
e s'apre un mondo
sotto il mio sguardo...
Quel foro...
Quel foro sul soffitto,
sotto di me,
e' aperto e inquadra una Dea...
Mio Dio...
Perche' l'hai fatta cosi' bella.
La vorrei mia..."

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