sabato 15 dicembre 2012

La contadina

"La contadina"

Era il tempo
della fienagione,
la contadina
col falcetto.

chinata in avanti,
rifiniva i contorni
del prato
di fresco sfalciato.
Era donna,
si vedeva,
voluttuosa
e lo sapeva.
Sul ramo del melo
li' vicino
sedeva in riposo
un contadino.
Virile
in quel suo essere volgare,
si teneva in equilibrio addominale.
Delle donne
tentazione sessuale,
volea solo
di lasciarsi assaporare...
Lui sapeva
che quell'arte d'aspettare
lo portava poi
al consueto cavalcare.
Eppur solo
in quel momento,
la guardava
con un certo turbamento.
Che quel bel vedere
chino e tondeggiante,
stuzzicava
i sensi da bracciante...
Lui
cui certo non mancava scelta,
la punto'
e la volle preda certa.
D'un balzo
giu' dal ramo
vi si mise sul davanti
osservando avidamente
quelle poppe ciondolanti.
La ragazza
di buon passo
si diresse nel fienile
ed attese gia' sicura
di quel giovane
il venire.
Fece presto
il contadino
a saltare sul pagliaio,
dove languida giaceva
senza vesti
e lo irrideva.
Un sorriso
provocante
e le mani strette al petto
d'un volume si' perfetto.
E fu li' che il contadino
le mostro'
il suo tesorino.
Sollevandole il bacino,
come fosse
un filo d'erba,
lui la prese
e in un momento
ella urlo' il suo godimento.

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