sabato 15 dicembre 2012

La maestrina e il boscaiolo

"La maestrina e il boscaiolo"

La lego' al letto,
col nodo alla montanara
e con due vecchi spaghi,
coi quali 

aveva trascinato quintali
di fascine,
giu' dal bosco.
Era grezzo,
nervoso e con muscoli tesi...
Alla maestra
non parve vero,
d'esser tenuta a forza
e si eccitava al pensiero,
di non poter scappare
ai desideri
di quell'uomo volgare...
Con la voce fine
gli sospirava...
< Prendimi ora...>.
Ma lui no,
continuava a passar
le dita ruvide,
sulla pelle delicata
di quelle sottili
gambe perfette.
D'improvviso
impugno' strette le caviglie,
e la sollevo' con forza
ponendo il sopra
della sua maschia coscia
sotto gli arti innalzati
della dolce femmina.
E quando
i talloni di lei
furono appogiati
alle spalle possenti,
strinse la stretta vita
di quel corpicino perfetto...
Le dita
entro la carne
e i pollici...i polpastrelli,
a premer sul ventre.
...e d'un far potente
prese ad averla,
accompagnando con forza traente
e spinta respingente,
il bacino di lei
all' inguine suo ,
scolpito,
mentre il marmoreo oggetto
di femminil bramosia,
compiva ripetuti gesti potenti...
...e il levar di grida
della maestrina,
usci' dalle mura,
coprendo
il rumor del fabbro
che forgia il ferro
con colpi di mazza.

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